Aste giudiziarie
Partecipare ad un’asta giudiziaria può risultare semplice e sicuro ricevendo l’assistenza di un esperto. rivolgersi ad un professionista permetterà di chiarire diversi dubbi importanti come la differenza tra le diverse tipologie di vendita con incanto e senza incanto, le modalità di presentazione dell’offerta analogica o telematica sincrona e asincrona. Cosa avviene successivamente all’aggiudicazione, o nell’eventualità di mancata assegnazione dell’immobile all’asta, i costi per partecipare, e la tassazione del bene post aggiudicazione.
Un’asta giudiziaria è il momento conclusivo dell’iter disposto da un giudice su richiesta di un creditore per portare a termine l’alienazione forzata dei diritti di un debitore su un bene mobile o immobile al miglior offerente.
In sintesi, quando un bene viene pignorato a chi ha un debito, quel bene viene venduto all’asta al fine di recuperare i soldi necessari a soddisfare il creditore. Quando la vendita riguarda un immobile, questo viene stimato da un perito incaricato dal tribunale: partendo dal prezzo base d’asta, si aggiudica il bene chi offre di più. Nel caso in cui la cifra con cui ci si aggiudica il bene superi quella del debito, i soldi che avanzano tornano al debitore.
La nuova normativa, che ha riformato in più punti il codice di procedura civile, ha previsto, ex art. 490 c.p.c., l’obbligo di pubblicazione dell’avviso di vendita e della relazione di stima almeno quarantacinque giorni prima del termine per la presentazione delle offerte.
Da tali documenti è possibile trarre informazioni utili quali la descrizione del bene, le iscrizioni e trascrizioni che gravano sullo stesso, i dati catastali e le eventuali variazioni, la destinazione d’uso del bene ed i possibili abusi riscontrati, l’eventuale stato occupazionale del bene e il valore dell’immobile con indicazione del criterio di stima usato. Prima di partecipare a un’asta è fondamentale rivolgersi ad un professionista di settore per fare un aggiornamento del valore di mercato del bene, per evitare di pagare un bene più del suo valore, o viceversa farsi scappare delle ottime occasioni perché non ne conosciamo il valore corretto.
Prima di partecipare all’asta, è possibile visionare il bene inoltrando apposita richiesta al custode giudiziario nominato tramite il portale istituzionale del Ministero Della Giustizia. La visita non è comunque indispensabile per presentare un’offerta, che andrà presentata nei modi e nei termini espressi nel bando di vendita, facendo si che venga quindi accettata dal delegato alla vendita o banditore dell’asta stessa.
In caso di aggiudicazione (definitiva) del bene, si provvederà al saldo prezzo seguendo le indicazioni espresse dal verbale di aggiudicazione. Successivamente al saldo prezzo e oneri accessori, il Giudice provvederà al trasferimento della proprietà all’aggiudicatario.
Il decreto con il quale il giudice dell’esecuzione dispone il trasferimento del bene espropriato all’aggiudicatario ha l’ulteriore effetto di provocare la cancellazione di tutti i gravami quali ipoteche e pignoramenti (cosiddetto “effetto purgativo o liberatorio della vendita forzata immobiliare”) (art. 586 c.p.c.).
Come partecipare ad un’asta
Chiunque può partecipare ad un’asta giudiziaria, sia una persona fisica o una società, purché abbia i requisiti legali per potersi intestare un bene all’interno dello stato italiano.
L’unico soggetto che non può prenderne parte è il debitore.
Se il partecipante è un normale cittadino, deve presentare domanda semplice in carta da bollo presso la cancelleria del tribunale o al professionista incaricato. La domanda va presentata entro il giorno precedente l’asta e bisognerà poi verificare se si dovrà partecipare fisicamente di persona all’asta o se si terrà in modalità telematica online su appositi siti ministeriali.
Se, invece, trattasi di una società, la domanda dovrà essere presentata e sottoscritta dal legale rappresentante, allegando documentazione che comprovi i poteri di chi sottoscrive e presenta la richiesta di partecipazione.
Infine, se si tratta di più persone o di più società, serve specificare nella domanda le quote di diritto reale che, in caso di vincita, ciascuno dei partecipanti intende rilevare dal bene messo all’asta.
La partecipazione può in ogni caso essere delegata ad un’avvocato iscritto all’albo salvo con procura notarile.
I costi di partecipazione
La partecipazione ad un’asta giudiziaria ha un costo esiguo. In alcuni casi di vendite di beni mobili tramite asta la partecipazione può essere addirittura libera. Nel caso più comune invece, come nella vendita tramite asta di beni immobiliari, sarà necessario presentare anticipatamente un’offerta validata da marca da bollo del valore di 16 euro (sia in caso di aste fisiche sia nel caso di aste online) e da una cauzione (assegno o bonifico) di un importo solitamente del 10% del prezzo offerto.
Quest’ultima solo in caso di aggiudicazione vale come acconto sul saldo finale, mentre qualora non si fosse aggiudicatari del bene, viene interamente restituita al termine della gara.
Potenziali rischi
Acquistare un bene ad un prezzo nettamente inferiore al suo valore è sicuramente un ottimo affare, è anche vero che bisogna sapere come muoversi e come destreggiarsi per evitare ogni tipo di rischio.
I rischi più comuni sono gli errori di compilazione dell’offerta e delle relative cauzioni, che portano all’invalidazione della stessa escludendo l’offerente dalla gara.
Altri rischi da non sottovalutare, sono errori di interpretazione della documentazione fornita dal tribunale, che espongono l’offerente inesperto a spese impreviste, problemi sullo stato del bene, e difficoltà o addirittura impossibilità di prendere possesso del bene aggiudicato a causa di titoli opponibili di terzi.
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